Turismo post-Covid: ripresa tra formazione e passaporto vaccinale
Eppure, qualcosa comincia a muoversi. Malgrado le innegabili criticità che ancora caratterizzano questa fase, malgrado le mille difficoltà di chi deve fare i conti con una comunicazione poco chiara e provvedimenti difformi fra loro e malgrado l'ultimo DPCM abbia riconfermato la quarantena di 5 giorni per i viaggi nell'Ue fino al 30 aprile, qualche segnale positivo sta arrivando.
Ci piace anche pensare che sia vero quanto affermato dal Ministro Garavaglia, il quale sostiene che «Il 2 giugno in verità viene inteso come data ultima: “Quando ho parlato del 2 giugno facevo riferimento alla festa nazionale. Mi riferivo a una data finale, entro la quale mi auguro sia aperto tutto; ovviamente dipende dal piano vaccinale. Da tempo diciamo che dobbiamo programmare. Ci sono delle attività che hanno bisogno di settimane se non di mesi di anticipo per programmare l’apertura».
Del resto, ed è innegabile, ogni settimana che passa perdiamo “pezzi importanti” di PIL e proprio non ce lo possiamo permettere.
